Colle Oppio, da Meloni all’Arci

Un tempo, nemmeno tanto tempo fa, Colle Oppio non indicava soltanto un luogo storico della Capitale – una delle cime del Mons Esquilinus e poi un parco urbano inaugurato subito dopo la presa di Roma – ma uno spazio politico, quello del Fronte della Gioventù, cioè l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano, che proprio lì aveva una importante sede, poi ereditata dai giovani di Alleanza Nazionale e successivamente da Fratelli d’Italia (fino all’inizio del 2020, quando il Comune eseguì lo sfratto per morosità durante il lockdown per il Covid). Uno spazio dove è cresciuta politicamente anche Giorgia Meloni, ex ministra, leader di Fdi e oggi indicata come possibile premier di un governo di centrodestra dopo le elezioni del 25 settembre.

Paradossalmente, negli ultimi decenni, accanto ai giovani di estrema destra impegnati anche in campagne contro l’immigrazione clandestina, il parco del Colle Oppio – in cui si trova la Domus Aurea di Nerone – ha ospitato numerosi migranti: intere famiglie di “irregolari” costrette a dormire all’addiaccio, ma anche giovani sbandati e tante persone che gravitavano intorno alla vicina mensa gestita dalla caritas. Un luogo considerato spesso “insicuro”, stretto tra Esquilino e Monti, che si affaccia sulla Gay Street e le basiliche del Celio, dove però nel fine settimana capita di ritrovarsi in vere e proprie feste popolari di varie comunità straniere a Roma, con campionati di calcio internazionali che si giocano su un campo di calcio con vista sul Colosseo. Dove esiste uno skate park molto frequentato (e che ha ospitato una tappa del campionato mondiale di categoria) e dove da anni i genitori della vicina scuola media “Mazzini” tengono il loro pranzo-picnic di fine anno.

 

Dal 26 agosto al 26 settembre

Proprio in quell’area, venerdì 26 agosto apre i battenti – l’ingresso è gartuito – Hoppio Festival, una manifestazione “che intreccia linguaggi e discipline delle arti dal mondo” come scrivono gli organizzatori, cioè l’associazione ÈarrivatoGodot Aps – uno dei nodi della rete dei circoli Arci – in partnership con D’Ada srl, Associazione Anytime, Ambrosia (associazione di archeologia che curerà le visite guidate), Arci Ea Lab Aps, Associazione Eventi H24, con il supporto del comitato provinciale di Arci Roma.

Un festival dove la musica svolge una parte importante. I primi a salire sul palco saranno, venerdì 26 agosto, Dj Brush e, sabato 27, Ed More, con un dj set che vivrà di cultura urbana e suburbana, spaziando tra i vari generi urbani prevalentemente hip hop. Il 28 agosto tocca al cantante Valerio Forconi, il 29 serata jazz per il Charlie Parker Birthday.

Il cartellone dei dibattiti e degli incontri – che non è stato ancora annunciato – sarà curato da Arci Roma. Tra i temi, dicono gli organizzatori, spiccano quelli legati alla storia e al futuro dell’Esquilino, alle questioni di genere, all’accoglienza, integrazione e avviamento al lavoro dei rifugiati. E, ancora, si discuterà di “comunità educante”, di ambiente e cultura, della condizione dei lavoratori dello spettacolo. E si parlerà parecchio di città della notte, una dimensione, secondo Arci Roma, “da valorizzare senza le lenti deformanti delle categorie di degrado e decoro”.

[Nella foto del titolo: Ed More ai piatti]

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