Ogni maledetta domenica di luglio, è una domenica buona per l’Half Die Festival. Parliamo della singolare – e privata – rassegna di musica elettronica (soprattutto, ma non solo) organizzata da Gianni Rosace, giunta alla 28esima edizione, che si svolge tutte le domeniche del mese, sotto le vestigia dell’acquedotto romano, a Porta Furba.
Il primo appuntamento, domenica 6 luglio (inizio serata sempre alle 19), è con Tristwch Y Fenywod. Il nome significa “Tristezza delle donne”, in gallese. Si tratta, come spiega la loro pagina su Bandcamp, di “un trio tutto al femminile che suona salteri a corde doppi, batteria elettronica e basso elettrico cantando in gallese. Il loro album di debutto, uscito nel 2024, comprende otto brani di musica folk oscura, atmosferica e dall’estetica occultista, ispirata alle sonorità della 4AD e al darkwave celtico”.
https://youtu.be/-JDR355vhPc?si=Vd4mx08lpiDWKhCZ
Fortunato Durutti Marinetti (nome d’arte di Daniel Colussi), che si esibirà il 13 luglio, è un cantautore italo-canadese. La sua musica naviga tra “classic rock, orchestrazioni demodé, synth-pop ricercato e ambientazioni retrò”. Il suo ultimo album si intitola Eight Waves In Serach Of An Ocean. Il prossimo Bitter Sweet, Sweet Bitter, esce il 25 luglio.
https://youtu.be/Ky_xEwMnJJc?si=ismicBdYpfEXnWvY
Il 20 luglio è il turno di Jabu, un trio di Bristol composto da Jasmine Butt, Alex Rendall e Amos Childs. Il loro è uno stile musicale che fonde influenze shoegaze, soul e della scena underground britannica, dal lovers rock alla jungle fino all’hardcore. Hanno pubblicato tre album: Sleep Heavy (2017), Sweet Company (2020), A Soft and Gatherable Star (2024) oltre a vari mixtape e singoli.
https://youtu.be/3RbHVhud3gg?si=ZS3uuCL76hRELkNe
L’ultimo gig dell’edizione 2025 del festival, il 27 luglio, sarà animato invece da Christopher Chaplin, il figlio più giovane (è nato nel 1962) di Charlie Chaplin. L’artista svizzero/britannico è un compositore d’avanguardia, oltre che un attore.
https://youtu.be/l8_Iz_IWh2w?si=_50s-vtDVZc8sIp2
Per riuscire ad assistere ai concerti (sempre rigorosamente gratis), bisogna riuscire a farsi accettare nel gruppo Facebook del festival, e poi prenotarsi su un sito specifico (dalle 18 del lunedì precedente). Oppure, farsi accompagnare e introdurre da un frequentatore abituale. Dunque, buona fortuna. Infine, ricordiamo qui le regole dell’Half Die:
- non è un party né un aperitivo, è un festival di musica: se non siete interessati, non venite
- è gradita la prenotazione via e-mail
- non parcheggiare e non entrare con macchine e motorini nel vicolo
- non schiamazzare e non dare fastidio al vicinato, già di per sé tollerante
- portare qualcosa da bere
- rispettare gli orari e osservare un religioso silenzio durante la performance live
- no scarpe aperte
- venite con chi vi pare, purché sia edotto delle regole.