L’articolo di Letizia Palmisano su Terranea spiega come ridurre la frequenza degli sfalci nei parchi e nelle aree verdi urbane possa favorire una biodiversità più ricca e resistente: lasciando crescere spontaneamente fiori e piante selvatiche, si forniscono habitat e risorse preziose per insetti, piccoli animali e uccelli, contribuendo così a ripristinare equilibri naturali spesso compromessi dall’eccessiva manutenzione “antropica”. Viene citato l’esempio virtuoso di Milano, che nel 2025 ha adottato un taglio ridotto dell’erba con ottimi risultati in termini di verde rigoglioso e presenza faunistica.
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