L’editoriale di Cesare Damiano evidenzia come l’Italia stia trascurando un’opportunità cruciale: usare la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale per rafforzare la sicurezza sul lavoro. Mentre l’Unione europea, con l’AI Act, pone obblighi chiari su trasparenza e formazione per le tecnologie ad alto rischio nei contesti lavorativi, in Italia il decreto di recepimento ignora del tutto la possibilità di applicare l’AI alla prevenzione di infortuni e malattie professionali. Eppure, strumenti come sensori, wearable e sistemi predittivi potrebbero salvare vite e ridurre drasticamente gli incidenti. Damiano invita quindi il legislatore a correggere la rotta, prevedendo investimenti concreti e un coinvolgimento attivo delle parti sociali per integrare l’innovazione con la tutela dell’integrità psicofisica dei lavoratori.
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