Dal 2022 la Metromare – ex Roma-Lido, cioè la linea ferroviaria che per 28 chilometri collega il litorale romano con la Capitale – è passata dalla gestione Atac controllata da Roma Capitale a quella regionale di Cotral-Astral. Un’eredità pesante, poiché da anni il servizio manifesta inconvenienti d’ogni tipo.
Abbiamo chiesto ad Andrea Castano, fondatore del sito Odissea Quotidiana qual è la situazione attuale, vista ovviamente dal punto degli utenti.
“Faccio un po’ di storia: fino al 2022 sotto l’Atac la Roma-Lido ha avuto una gestione discutibile, poi con il passaggio assieme alla Roma-Viterbo a Cotral e Astral, quindi alla Regione Lazio, un barlume di luce ha cominciato a vedersi. Per vent’anni l’ex Roma-Lido ha subito solo rattoppi, senza nessuna opera di riammodernamento di cui avrebbe avuto bisogna, ora finalmente qualcosa si muove”.
Di quali opere stiamo parlando?
“L’ideale sarebbe stato chiudere l’intera linea per sei mesi e rinnovarla totalmente. Soluzione impossibile, poiché l’attuale Metromare è tutt’ora utilizzata ogni giorno da migliaia di persone. Si è deciso quindi di chiudere il servizio alle 21 dal lunedì al giovedì per i necessari lavori alla linea aerea e al materiale rotabile ferroviario”.
Si sta pensando a rinovare anche il parco treni?
Qui la situazione si fa più delicata: di recente si era deciso di rimettere in servizio i vecchi MA200, una volta attivi sulla Linea A e opportunamente adeguati alla Metromare, rivelatisi inadeguati a causa di continui problemi tecnici. Al momento la linea si regge sui CAF di circa vent’anni fa di fabbricazione spagnola, dotati di aria condizionata e finestrini sigillati, concepiti però per una linea metropolitana al coperto”.
Con quali conseguenze?
“Sono sottoposti a stress non indifferenti, perché le stazioni della Metromare sono più distanti rispetto a quelle di una normale linea metropolitana e inoltre sono all’aperto. Le caratteristiche tecniche di questi treni permettono loro di raggiungere determinate velocità e mantenerle a lungo ma solo su brevi distanze”.
Attualmente sulla linea quanti treni ci sono?
“Bella domanda! Dovrebbero essere una decina, ma come dicevo non li attivano tutti insieme, di conseguenza ci sono quelli che i pendolari chiamano ‘a spazzola’ utilizzati nelle ore di punta sempre che l’impianto elettrico regga. Il Cotral si sta impegnando per garantire il minimo di servizio utile cioè un treno ogni venti minuti.

Cosa sai dirmi della questione Firema (l’azienda che dovrebbe fornire numerosi treni a Roma)?
“È un’incognita, su Odissea Quotidiana ne abbiamo parlato in continuazione. La precedente amministrazione comunale aveva indetto un bando di gara per la realizzazione di treni da destinare alla Metromare e Roma-Viterbo, vinto dalla Titagarh Firema, società estera che produce in Italia. Purtroppo le fidejussioni presentate alla firma del contratto si sono rivelate non a norma, e di conseguenza Cotral ha deciso di bloccare tutto, con relativo prolungamento dei tempi di consegna. Le prime avvisaglie che qualcosa non andasse si erano palesate alla fine dello scorso anno, quando Cotral non aveva partecipato alla presentazione del progetto. Molto probabilmente la Regione rescinderà il contratto: a oggi non si sa quando e come i nuovi treni arriveranno.
Le stazioni di Torrino-Mezzocammino e Giardino di Roma sono in costruzione. Quella di Acilia Sud sembrerebbe pronta: ma perché non è stata ancora inaugurata?
“Tutto quello che riguarda treni, stazioni, scale mobili etc, dopo una fase di pre-esercizio, come per esempio per il nuovo treno Hitachi che presto sarà utilizzato sulla linea B, passa alla ANSFISA (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie) per i necessari ulteriori controlli e autorizzazioni con relative tempistiche. Speriamo per la fine dell’anno che la stazione sia finalmente attiva. Insomma le cose rispetto a qualche anno fa sono migliorate ma non vanno così bene… Il problema che incombe sulla Metromare e non solo è che purtroppo Cotral e Astral non dialogano tra loro. La scorsa settimana la linea è stata interrotta a causa di rami sulla ferrovia, ci sono volute ore per riattivarla a causa di un conflitto di competenze.