14 Novembre 2025

Sordi contro Sordi: la sfida dei documentari

A novembre, sono usciti nelle sale romane due diversi film dedicati ad Alberto Sordi: “Alberto Sordi Secret” di Igor Righetti e “Siamo in un film di Alberto Sordi?” di Caterina Taricano e Steve Della Casa. Siamo andati a vedere entrambi.

Il mese di novembre 2025 ha visto una strana “disfida” nelle sale cinematografiche romane, con la presenza, quasi in contemporanea, di due documentari dedicati alla figura di Alberto Sordi. Forse è stato solo un caso, un gioco del destino, visto che nessuno dei due film può essere definito “nuovo”, ma certo la coincidenza è curiosa e intrigante. Per questo abbiamo deciso di andare a vedere entrambe le pellicole.

Da una parte c’è un film la cui realizzazione è datata addirittura 2020, quando fu presentato alla Festa del Cinema di Roma. Poi, complici anche le restrizioni dovute alla pandemia, il film è rimasto “in naftalina” per un lustro, fino al 3 novembre di quest’anno, quando finalmente è stato distribuito nelle sale. Sto parlando di “Siamo in un film di Alberto Sordi?” un documentario firmato da Steve Della Casa e da Caterina Taricano.

Anche “Alberto Sordi Secret” di Igor Righetti fu presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, nel 2024. La prima ufficiale fu a Porta di Roma, alla presenza dell’intero cast, poi ci fu qualche proiezione sporadica qua e là e adesso, a novembre 2025, una nuova uscita nelle sale, con il cast nuovamente schierato, stavolta in quello che è uno dei cinema storici della capitale: l’Azzurro Scipioni.

La figura di Alberto Sordi, così importante nella storia del cinema italiano e così profondamente romana, non poteva non suscitare l’attenzione di molti autori e cineasti. Dunque non deve stupire troppo questa doppia presenza di documentari a lui dedicati nelle sale romane e d’Italia. E forse altre opere seguiranno in un prossimo futuro.

La prima cosa che salta all’occhio, confrontando i due film, è il taglio profondamente diverso con cui ciascuna delle due pellicole racconta il protagonista. Ciò è dovuto, certamente, anche alle diverse personalità di chi firma la regia: critico cinematografico Steve Della Casa, che non a caso pone l’accento sugli aspetti attoriali e autoriali di Sordi; conduttore radiotelevisivo Igor Righetti, nonché parente di Alberto Sordi, che per questo, nel suo film, ha scelto di presentarne l’animo più intimo e privato.

“Siamo in un film di Alberto Sordi?”

Il lavoro di Della Casa e Taricano vede la presenza, nella veste di commentatori, di alcuni mostri sacri dello spettacolo italiano: dal premio oscar Nicola Piovani, ad Ascanio Celestini, a Vincenzo Mollica, a Giuliano Montaldo, oltre a Riccardo Rossi e allo stesso Della Casa.

Il taglio del film è quello classico da documentario, con l’alternanza di interviste e spezzoni di film d’epoca. Ciascuno degli intervistati ci racconta la propria visione delle opere e dell’arte di Sordi. L’insieme che ne risulta, però, appare tanto pulito, impeccabile, quanto freddo e superfluo.

Sembra quasi che ognuno dei personaggi chiamati a parlare di Sordi, si sia limitato a estrapolare un paragrafo dal “Mereghetti”, il famoso dizionario enciclopedico del cinema, sciorinando delle corrette, ma banalissime ovvietà – già sentite mille volte – sulla capacità di Sordi nell’interpretare e portare con efficacia sullo schermo i vizi e le virtù dell’italiano medio.

Vincenzo Mollica intervistato nel documentario “Siamo in un film di Alberto Sordi?”

C’è da dire che nessuno di coloro che sono stati chiamati a parlare davanti le telecamere di Della Casa e Taricano, ha avuto un rapporto profondo e duraturo con Sordi. Ovvio quindi che non possa dire nulla di più di ciò che ciascuno di noi potrebbe dire dopo aver guardato i suoi film. Viene solo da chiedersi il perché di certe scelte. Che senso ha far parlare di Alberto Sordi un Nicola Piovani o un Ascanio Celestini, al di là della notorietà dei personaggi? Una domanda che, forse, resterà per sempre senza risposta.

“Alberto Sordi Secret”

Decisamente diversa la scelta fatta da Igor Righetti. Cugino di Alberto Sordi, porta in scena i racconti privati e curiosi di chi Sordi lo ha conosciuto nell’intimità: dall’ex amante Patrizia De Blanck, coi suoi ricordi “piccanti”, a sua figlia Giada, che ci racconta dell’odio di Sordi per i piccoli semi del pomodoro, a Rosanna Vaudetti, al re dei paparazzi Rino Barillari, a Pupi Avati, alla figlia della mitica “Buzzicona” Anna Longhi, a tanti altri piccoli e grandi protagonisti della vita di Albertone – che però non amava essere chiamato “Albertone”, come scopriamo durante il film – che ci narrano particolari inediti di un Alberto Sordi visto non sul grande schermo, bensì nella sua quotidianità.

A questo si aggiunge una parte di fiction – girata in un bel bianco e nero “vintage” – che ricostruisce l’infanzia e la giovinezza di Sordi, con Daniela Giordano nella parte della madre e con Maurizio Mattioli, Enzo Salvi, Mirko Frezza, Emanuela Aureli, Fioretta Mari, Daniele Foresi, a interpretare parenti e amici d’infanzia dell’attore.

Daniela Giordano interpreta la madre di Sordi in “Alberto Sordi Secret”

Forse il difetto del film di Righetti è proprio quello di raccontare tante piccole storie curiose e poco note nel poco tempo concesso dalla durata di un film. Forse il racconto di Righetti meriterebbe un respiro più ampio, una narrazione più compiuta, mentre tutto, a volte, resta appena accennato, lasciando lo spettatore incuriosito, ma parzialmente insoddisfatto.

Nonostante ciò, la “sfida” fra i due documentari, la vince decisamente “Alberto Sordi Secret”, forse meno patinato, meno impeccabile dal punto di vista registico rispetto a “Siamo in un film di Alberto Sordi?”, ma decisamente più interessante – molto più interessante – sul piano dei contenuti, che non danno la sensazione di “compitino ben fatto” – ben fatto, ma copiato da internet o dal compagno di banco – che hanno invece le parole degli intervistati del film di Della Casa.

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