Parto tardi, parto sempre tardi. Potrei stare a spiegare questa cosa ma un senso non ce l’ha davvero, se non piccole routine e grandi fissazioni, come quella di arrivare tardi rispetto l’orario, ma esattamente all’inizio del corteo. Come quello di ieri 31 maggio 2025 contro il DL 1660, il DL paura per i nemici. In metro ho realizzato che non sono l’unica a formulare difficilissimi calcoli per arrivare a capire quando sarà il reale inizio della manifestazione e trovo un parte dei Samba Precario. Loro.

Vi risparmio il mio gongolare tronfio per essere arrivata nell’esatto momento in cui il corteo ha preso l’avvio, ma non so risparmiarvi di foto. Tante le persone (150mila per gli organizzatori), tante le associazioni, partiti, sindacati e società civile, che come tale vuole dire no a qualsiasi legge che possa minare la democrazia del nostro paese e la possibilità di manifestare il dissenso. Molti i temi e gli appelli ad una sicurezza che sia costruita sulla tutela dei nostri corpi, sulla sicurezza nei posti di lavoro, attraverso una politica sull’abitare che garantisca le fasce più fragili, sulla salute pubblica ed accessibile, sull’istruzione e l’educazione, su una giustizia equa e non attraverso la repressione violenta della piazze.
Una manifestazione intensa e piena di contenuti, che per un attimo stava per farmi cedere al colore, per poi trovare più risposte nei punti di luce e nelle ombre contrastate di questa giornata.