Il ritorno di Radio Roma

Quando una nuova emittente compare nel Fm capitolino, è sempre una festa soprattutto di questi tempi, un po’ bui per tutti. Che poi nuova si fa per dire, poiché le sue origini risalgono addirittura al 1975, quando Radio Roma battezzò l’etere prima di tutte, diventando a tutti gli effetti la prima radio libera romana.
Le lancette dell’orologio sembrano essere tornate indietro di 46 anni: all’epoca le prime emittenti cominciavano a farsi sentire anche nella capitale, in odore di illegalità a causa del vigente monopolio Rai.

In quel primo anno di vita, prima che il movimento delle radio libere prendesse corpo grazie alla sentenza della Corte Costituzionale del luglio 1976, a Roma si contavano già una decina di stazioni radiofoniche private. Destino volle che Radio Roma nascesse sotto l’egida dell’imprenditore Virginio Menozzi, lo stesso che aveva già contribuito alla nascita di quella che a tutti gli effetti viene considerata la prima radio libera italiana: Radio Parma.
Il 16 giugno 1975 con la supervisione del giornalista Rosario Pacini, iniziarono le trasmissioni di Radio Roma dal quartiere Nomentano.
In quegli anni anche la tecnologia era alle prime armi, in assenza di un ponte radio di trasferimento le trasmissioni venivano registrate su bobina, per essere poi trasportate a Marino, dove era installato il trasmettitore, e quindi effettivamente messe in onda.

Dal 1977 la gestione di Radio Roma passò ad Alessandro Malatesta, con cui collaborai alla fine degli anni Ottanta. Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ora Radio Roma è tornata con una nuova identità e l’intenzione di riconquistare l’audience capitolino, proponendosi sulla tradizionale frequenza romana dei 104.0 Fm, insieme ai 98.1 per Latina, entrambe abbinate, come vogliono i tempi, a un canale televisivo: il 155 per il Lazio e Lombardia, 98 in Veneto, 186 per il Friuli Venezia Giulia, 197 in Piemonte, 217 per il Trentino Alto Adige, 672 in Emilia Romagna.

Alla direzione dell’emittente c’è il giornalista Claudio Micalizio, per anni alla guida delle news di Radio Monte Carlo e cofondatore di Tele Pavia, mentre si occupa della parte musicale Francesco Foderà, che annovera tra i lunghi trascorsi quello di programmatore dei canali tv Music Box e Play.me.  Marco Cassinis, economista prestato all’editoria, ricopre invece il ruolo di direttore amministrativo e commerciale.

Radio Roma vuole essere una realtà global soprattutto sotto il profilo musicale, proponendo la musica del momento e strizzando l’occhio anche al passato. Il palinsesto è un misto d’intrattenimento, affidato a voci giovani e brillanti, e d’informazione curata da una redazione giornalistica vera e propria.

Da collaboratore esterno, mi occupo di spettacolo per la trasmissione Radio Roma Magazine in onda nel weekend. Ho apprezzato la scelta di puntare su nomi giovani che abbiano l’opportunità di crescere con la struttura, così come mi piace l’idea di conduzione di solito in coppia –  o in certi casi anche in più di due – con lo scopo di creare un clima allegro e disteso, obiettivo primario della radio in un momento cosi difficile come questo.

Le emittenti hanno bisogno d’essere svecchiate, sia per quanto riguarda le voci che i contenuti, per questo ritengo che Radio Roma sia partita col piede giusto e che abbia un lungo cammino da compiere. Spero di aver sufficientemente solleticato la vostra curiosità: vi invito a visitare il sito radioroma.it, con la promessa di tornare a parlarne da queste pagine, dando spazio a news e interviste.

One thought on “Il ritorno di Radio Roma

  • 31 Marzo 2024 in 13:59
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    Avevo con loro due ribriche Arrivi e Partenze e Dove stasera. Con me Michele Plastino. Anni giovani e belli…

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