Pasolini nel parco

Il Parco Letterario Pier Paolo Pasolini sta dove lui fu ammazzato il 2 novembre 1975, e non è un posto dove è facile capitare per caso.
Bisogna andarci apposta, superare tutta Ostia e proseguire su via dell’idroscalo. Lì, poco prima di uno dei tanti punti in cui Roma finisce, un cancello apre a un giardino appartato di panchine e versi su marmo, a loro volta posti su blocchi di tufo, belli anche loro.

Tutto converge verso il monumento, che è replica della sua versione abbandonata per anni, sempre a firma di Mario Rosati, da quando il Comune ce l’ha messo nel 2005. Per terra, altre targhe riassumono la produzione di Pasolini, come a dire che quello è il seme da cui nasce il luogo.

Lì, poco prima di uno dei tanti punti in cui Roma finisce, un cancello apre a un giardino appartato di panchine e versi su marmo, a loro volta posti su blocchi di tufo, belli anche loro

Un modo di scoprirlo per caso può essere l’interesse per l’ornitologia, e dunque la visita all’adiacente Centro Habitat Mediterraneo, gestito dalla Lipu.
In quel caso, percorrendo i venti ettari di stagno costiero il cui censimento vanta duecento specie diverse, tra cui alcune rare, altre nidificanti e altre ancora che sono tutte e due le cose, si scoprirà che questa strana oasi pennuta letteralmente ingloba il giardino di Pasolini.

È di certo gratuito dire che quel posto gli sarebbe piaciuto, ma quando capita che lo percorrano scolaresche, appassionati o visitatori casuali, tutti sulle tracce di quelle esistenze volatili, appare chiaro che la vita è il modo migliore di rispettare la morte.
E può succedere di notare che le aperture rettangolari dei capanni per il birdwatching, vero fulcro del luogo, sono spazi che chiamano alla visione: schermi.

Sul basamento della statua per Pasolini più di qualcuno ha posato sassi, conchiglie, braccialetti, singoli fiori. E penne, omaggio giusto e fondamentale per il poeta.
Non è scontato accorgersi che la scultura, curvilinea e quasi astratta, raffigura un uccello.

[La foto del titolo è tratta dal sito web del Comune di Roma dedicato al turismo]

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