Sciopero contro gli utenti

Serviva un altro sciopero del trasporto pubblico locale a Roma? No, certamente no, vista la situazione strutturalmente disgraziata dei trasporti nella Capitale. Ma questo sciopero, nazionale, serviva almeno agli operatori del trasporto pubblico? L’astensione dal lavoro è stata indetta dai sindacati “in considerazione delle violente e reiterate aggressioni a conducenti, controllori, capi stazione, addetti a traghetti e vaporetti, registrate su tutto il territorio nazionale negli ultimi mesi”. Un intento certamente importante, perché c’è stata un’escalation di violenze contro i lavoratori. Ma è probabile che, come per altri scioperi, anche in questo caso le motivazioni siano passate piuttosto inosservate tra gli utenti. Avranno pensato al solito sciopero di bus e metro del venerdì. Mentre è motivo di ironia il fatto che la protesta cada nel primo giorno della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile il cui tema, quest’anno, è “Migliori connessioni”. I cui cinque pilastri dovrebbero essere, secondo gli organizzatori, le persone, i luoghi, il trasporto pubblico, la pianificazione, la politica. La politica, a Roma e altrove, è distratta dalle elezioni prossime e dai nuovi equilibri di potere. La pianificazione è affidata alle aziende di trasporto, più che al Comune. Il trasporto pubblico è carente. i luoghi da collegare a Roma sono sparsi su un territorio vasto e difforme. E le persone, gli utenti, sono vittime di un sistema che, con le sue mancanze, privilegia il trasporto privato.

Forse i sindacati avrebbero potuto approfittare di questa giornata per incontrare gli utenti e spiegare le proprie ragioni e quanto è importante sostenere il trasporto pubblico. Ma invece di parlare con le persone – cittadini, contribuenti, elettori – preferiscono parlare con il potere. Mostrando di ignorare che da anni la loro unica forma di protesta – lo sciopero – danneggia gli utenti, e contribuisce a far lievitare l’odio sociale verso la categoria. 

Oggi sciopero e domani, sabato, una giornata di trasporti gratis a Roma (mentre domenica c’è la pedonalizzazione dell’Appia Antica: di solito è una presa in giro, con le auto che sfrecciano qui e lì). Che è il topolino partorito dal Campidoglio per mostrare il proprio interesse per la Mobilità Sostenibile, in una giornata in cui tradizionalmente gli utenti sui mezzi diminuiscono. Sì, mesi fa il sindaco Roberto Gualtieri aveva detto che era una bella idea, quella praticata in Germania, di ridurre in modo sostanziale il biglietto dei trasporti pubblici per far viaggiare più gente e ridurre inquinamento ed emissioni a effetto serra. Ma aveva subito chiesto i soldi al governo per farlo, perché il Comune non li ha.
Eppure, un po’ di coraggio non guasterebbe, perché i costi indiretti del traffico, dell’inquinamento e della crisi climatica li paga l’amministrazione pubblica. Invece, pare che al Comune e alla Regione non interessi poi granché, se meno persone usano i mezzi pubblici. Come ai sindacati.

Qui, le iniziative del Comune per la Settimana della Mobilità Sostenibile

[La foto del titolo è di Umberto Rotundo ed è stata pubblicata su Flickr.com con licenza creative commons]

 

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