As Roma, andiamo ai quarti!

Real Sociedad-Roma: 0-0, Uefa Europa League, ottavi di ritorno, San Sebastian 16 marzo 2023. Passaggio del turno per i giallorossi! Ai quarti affronteranno il Feyenoord. 

La Roma era attesa in terra basca per il ritorno degli ottavi di Europa League. L’allenatore della squadra basca aveva tentato di incendiare il prepartita, e i propri tifosi, affermando che si doveva creare una tempesta perfetta allo stadio per la rimonta. La rimonta non c’è stata e si è assistito invece ad una Roma dalla difesa impenetrabile.

La squadra schierata da Mou ad inizio partita non era quella prevista dai più.

Se la scelta di schierare Wijnaldum a centrocampo al posto di Matic è stata dettata dall’indisposizione fisica intestinale dello stesso giocatore serbo, aver preferito Belotti, con la mano operata protetta da un tutore, ad Abraham  ha fatto, e farà, sorgere il dubbio che l’allenatore abbia promosso l’ex granata come attaccante “titolare”. Del resto le ultime prestazione del centravanti inglese sono state sconfortanti.

L’allenatore portoghese non ha rinunciato a Pellegrini, anche lui incerottato dopo i punti di sutura alla testa, affiancandolo con Dybala. Il terzetto d’attacco, più che sfoggiare colpi di classe, ha meravigliato non solo per la generosità ma anche per l’eclettismo dimostrati nella fase di pressing contro la formazione spagnola. Tale pressing, associato allo spirito combattivo della squadra, sempre più Mourinhana, è stato fondamentale per uscire indenni dallo stadio basco. Le uniche sbavature che si sono registrate fanno riferimento a dei colpi di testa in area giallorossa da parte degli attaccanti biancoblù lasciati inopinatamente soli ma che non hanno sortito l’effetto sperato dagli spagnoli. Di queste occasioni quella più importante è stata quella capitata ad Oyarzabal che prima si è visto rispondere la conclusione da un super reattivo Rui Patricio e poi ha colto la traversa.

Tutto sommato poche occasioni concesse agli avversari da parte dei giallorossi che hanno saputo gestire il vantaggio con grande sagacia ed anzi sono stati capaci di rendersi pericolosi. Infatti nel finale di primo tempo la Roma ha anche siglato un gol con Smalling, sugli sviluppi di un azione di calcio d’angolo, ma la rete è stata giustamente annullata per un tocco di mano.

Abraham, El Shaarawy e Bove  sono subentrati solo dagli ultimi venti minuti per sostituire gli stremati Dybala, Pellegrini e Belotti, anche per bloccare l’assalto finale dei baschi che con il giapponese Kubo – entrato in campo solo a fine gara (scelta colpevole dell’allenatore spagnolo) – si rendevano minacciosi per la difesa giallorossa. Da sottolineare la magistrale regia difensiva di Smalling e la tempra nei contrasti di Cristante. Invece Wijnaldum non si è ancora scrollato di dosso la ruggine per il prolungato periodo di inattività post infortunio e un contropiede sciupato al 71esimo, portato avanti dall’olandese, è stato un segnale inequivocabile.

La designazione dell’arbitro Kovacs era stata accolta con sollievo. La bravura dimostrata dal fischietto rumeno, che ha diretto la gara con equilibrio limitando l’irruenza della squadra basca, si è appannata nell’occasione dello scontro nel quale Diego Rico, con una spallata troppo energica, ha recato un serio danno al setto nasale dell’olandese Rick Karsdorp, costretto a uscire. Solo un giallo per l’esterno spagnolo che forse meritava l’espulsione.

Forza Roma!

 

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