Sta bene il Papa dei romani

È andata bene, l’operazione a Papa Francesco, durata tre ore, non ha riportato complicazioni. Come oramai sappiamo, aveva una stenosi diverticolare sintomatica del colon, che non è insolita in persone di una certa età, ma che ha scatenato su i social supposizioni, ipotesi, e commenti vari. Trasformando i vari utenti, almeno per un giorno, in esperti gastroenterologi. Non senza citare i propri mali di stomaco o intestinali.

Il Papa, che ha 84 anni, dovrà rimanere in ospedale ricoverato almeno una settimana, anche se i suoi stretti collaboratori già pensano ad un rapido ritorno in Vaticano. Molto probabilmente domenica prossima reciterà l’Angelus dal decimo piano del Policlinico Gemelli. Le finestre della sua stanza si affacciano sull’ingresso dell’ospedale, nel medesimo posto era stato ricoverato diverse volte Giovanni Paolo II che aveva soprannominato il Gemelli il Vaticano III, dopo il palazzo Apostolico e Castel Gandolfo.

Foto di Pietro Piupparco diffusa su Flickr.com con licenza creative commons

Nei prossimi giorni capiremo meglio se questo intervento avrà delle conseguenze sull’attività del Papa, sempre sperando che non si presentino delle difficoltà. Francesco, come suo solito, ha passato le ore prima del ricovero, senza particolari apprensioni. Anche il suo arrivo al Gemelli è stato nel segno della sobrietà, con un autista e un collaboratore: i sanitari lo hanno visto attraversare i vialetti della struttura come un qualsiasi paziente. Prima di lasciare il Vaticano nel pomeriggio, aveva recitato l’Angelus in cui aveva annunciato che dal 12 al 15 settembre si sarebbe recato in Slovacchia per una visita pastorale.

I suoi stretti collaboratori già pensano ad un rapido ritorno in Vaticano. Molto probabilmente domenica prossima reciterà l’Angelus dal decimo piano del Policlinico Gemelli

Insomma, il quadro generale del Romano Pontefice, un altro appellativo del successore dell’apostolo Pietro, sembra  positivo. La notizia del suo ricovero ha diffuso tra i credenti e non solo preoccupazione. Quando il Papa sta male, le più importanti testate giornalistiche del mondo se ne occupano. Una pattuglia di giornalisti, operatori televisivi e fotografi staziona sotto la sua stanza, in attesa di nuove notizie, dei bollettini medici, di qualche indiscrezione.

Per i cattolici il Papa è una sorta di papà, ancor di più per quelli romani che considerano Roma un grande condominio, dove una stanza è stata assegnata a Francesco. Anche i non credenti romani, pur quando prevalgono i contrasti, non sono indifferenti alle sorti dell’uomo in bianco che vive in Vaticano. C’è un legame speciale tra Roma e il Papa. Tra i simboli della città, insieme al Colosseo e la Lupa capitolina, la Sinagoga, il Palatino, le chiese barocche, e tante altre cose ancora, c’è il Papa. E i motivi non sono difficili da indovinare.

[Nell’immagine del titolo: il murales di Maupal comparso a Borgo nel 2014 e poi rimosso]

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