Quei 300 presepi in mostra

Partiamo col dire che il suo nome ufficiale è “Museo Internazionale del presepio”. Presepio con la “io” finale, una “io” finale alla quale i custodi del museo sembrano tenere molto, anche se – come dice l’Accademia della Crusca – i termini “presepio” e “presepe” sono entrambi corretti ed equivalenti, tanto che io stesso, come fece già Alessandro Manzoni, utilizzerò sia l’uno che l’altro.

Da qualche anno il museo del presepio è stato intitolato anche alla memoria di Angelo Stefanucci, il suo fondatore, scomparso nel 1990. Fondatore non solo del museo, ma anche dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, gruppo nato nel 1953 e che oggi conta circa tremila iscritti. Sono loro che ogni anno realizzano il presepio di Piazza Navona. Sono loro che, all’inizio degli anni Ottanta, fecero da consulenti in Vaticano, per l’installazione di un grande presepe a San Pietro. Tradizione poi ripetutasi ogni anno.

Se i romani conoscono i grandi presepi temporanei allestiti nelle piazze di Roma, in pochi conoscono anche quel gioiello quasi segreto, custodito nei sotterranei di una chiesa del centro storico della Capitale, che è il museo del presepio. Trecento opere di varie epoche e provenienti da ogni parte del mondo. L’unico spazio in cui poter vedere insieme tanti presepi, in ogni momento dell’anno, anche a ferragosto.

Lì sono esposti presepi realizzati con ogni tipo di materiale: in cartapesta, terracotta, legno, ceramica, vetro, madreperla, pietra, carbone, panno, marzapane, uova, foglie di mais. Oltre ad alcune statue napoletane dei secoli XVIII e XIX, tra i pezzi più antichi troviamo un presepio siciliano del XVII secolo costruito con piccole conchiglie, un bambinello in avorio del Seicento, una serie di statue settecentesche di scuola bolognese.

Ma l’attività dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, non si limita alla sola custodia ed esposizione di quelle trecento meraviglie del passato e del presente. Periodicamente vengono organizzati incontri e conferenze a tema presepistico, con la presenza dei maggiori esperti internazionali del settore.

Vengono anche effettuati corsi, per insegnare le principali tecniche utili per la realizzazione dei presepi, oltre a lezioni teoriche per far riconoscere i diversi stili con cui il presepe si è evoluto nei secoli. Per gli associati, nel periodo di Natale, vengono infine organizzate visite guidate, non solo all’interno del museo, ma anche in giro per la Capitale, per visitare i più bei presepi pubblici e privati romani.

Purtroppo gli anni di pandemia hanno un po’ rallentato le attività dell’Associazione e imposto un lungo periodo di chiusura al museo, costretto ad adeguarsi alla situazione e alle nuove norme di sicurezza. Per saperne di più e poter effettuare una visita, questi sono i contatti ai quali potete rivolgervi:

Museo Internazionale del presepio di Roma
Telefono: +39 066796146
E-mail: info@museopresepioroma.it
Web: www.museopresepioroma.it

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