As Roma, Derby: Errare humanum est, perseverare autem diabolicum!

Terza sconfitta in quattro partite della Roma! Altro tonfo nel Derby!

La Roma, che si è qualificata per i quarti di Europa League, ha subito ieri la terza sconfitta nelle ultime quattro gare in campionato. Oltre al derby, le sconfitte erano arrivate contro Sassuolo e Cremonese. Con tutte le attenuanti del caso, è palese il momento difficile della squadra. Nella corsa Champions le altre squadre stanno avendo degli inciampi, provvidenziali per noi, ma questi infortuni non si ripeteranno in eterno; i giallorossi devono rimettersi in careggiata subito per non svanire questa opportunità di qualificarsi nella Coppa più importante.

Per commentare la partita di ieri si deve iniziare dall’ennesimo strafalcione del nostro Roger Ibanez, capace di prendersi due gialli in meno di mezz’ora, il secondo dei quali per fermare la ripartenza avversaria dopo un suo controllo di palla difettoso. Uno stop non all’altezza di un giocatore della serie A. Quello che lascia basiti del giocatore brasiliano, che aveva già commesso un errore imperdonabile durante il derby di andata, è che,  quando è entrato in maniera scomposta meritandosi il secondo giallo, aveva perso la cognizione della partita, non era concentrato sulla dinamica dell’incontro, non aveva coscienza della pericolosità di una nuova ammonizione. Inaccettabile da un professionista.

A quel punto della partita le scelte della panchina giallorossa (non so se di Mou squalificato o del vice Foti) non sono sembrate lucide. Innanzitutto è stato deciso di arrivare all’intervallo con la stessa formazione, non effettuando cambi, facendo arretrare Cristante sulla linea di difesa. Tra il primo e secondo tempo la Roma ha cambiato Dybala con Llorente. Considerato che nelle ultime uscite la fase difensiva giallorossa si era rivelata solidissima, poteva essere condivisibile inserire un terzo difensore per ristabilire l’impostazione ricorrente della difesa. Meno comprensibile la scelta di togliere proprio Dybala. È vero che l’argentino non è mai entrato in partita ma rappresenta pur sempre uno spauracchio per le difese avversarie. invece sarebbe stato meglio sostituire il capitano Pellegrini che aveva fornito una prestazione, nel primo tempo, ancor più deludente del numero 21. Infine, per tutta la partita, si è avvertita la difficoltà di Zalewski nel difendere su quella fascia. Una problematicità che si è acuita nel secondo tempo, quando la squadra chiaramente non reggeva più l’urto avversario. Allora si sarebbe dovuto tempestivamente operare altri cambi. Nel caso degli ingressi di Matic e Abraham sono stati effettuati in ritardo, solo dopo che la Roma aveva subito il gol. A parere di tifoso non è stata condivisibile nemmeno la scelta di togliere Llorente che era subentrato all’inizio del secondo tempo. Oltre a demoralizzare il ragazzo, che aveva fatto bene nei minuti che in cui giocato, il mister ha preferito tenere in campo uno Zalewski fuori forma.

I giallorossi, in 10 contro 11 e sotto di un gol, hanno comunque sfiorato più volte il gol e addirittura ne hanno siglato uno che però giustamente veniva annullato per fuorigioco.

Un finale burrascoso tra giocatori e le rispettive panchine concludeva una partita per noi deprimente.

In conclusione vorrei condividere l’ottimismo di chi dice che nulla è perduto nella rincorsa Champions. Sicuramente ci sono partite e punti a disposizione per arrivare al traguardo ma serve un cambiamento marcato nella squadra, sia nel ritrovare la tempra perduta, sia nell’acquisire un’organizzazione e un gestione di squadra migliori.

 

Daje, Roma! 

 

 

 

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