[Un toscano a Roma] I santi Giorgio e Bill

Nel ristorante Da Sabatino, il locale che si affaccia sulla barocca Piazza Sant’Ignazio, viene tramanda una leggenda. La sua protagonista è Ivanka Trump, figlia di Donald, ex-presidente degli Stati Uniti. Si racconta che sfilando davanti alla parete della foto, l’infanta si bloccasse come folgorata da un’ispirazione celeste. La successiva contemplazione del uomo (nella fattispecie il calciatore della Lazio Giorgio Chinaglia) con una maglia bianco-celeste, nell’atto di guardare il cielo per ringraziare l’Onnipotente per quel goal appena segnato, avrebbe quindi acceso in Ivanka il fuoco della devozione regligiosa. Il fuoco sarebbe divampato al punto da spingere Ivanka a rivolgersi alla cassiera, tale signora Regina, seduta lì davanti, per domandare: “Chi è questo santo?”.
 
Un’altra leggenda, narra invece della serata in cui un altro ex presidente americano, Bill Clinton, e quello ucraino Victor Yushenko cenarono nello stesso posto. Com’è ovvio, il ristorante quel giorno troboccava di poliziotti e guardaspalle di ogni sorta. Il caso volle che il presidente della Lazio Cladio Lotito si trovasse a passare nella piazza. E che attirato dal trambusto, fosse colto dalla curiosità di entrare per capire quale ne fosse l’origine. Nel percorrere le sale del locale per venire a capo della sua indagine, Lotito, che era un volto noto, fu fermato da diversi poliziotti e guardiaspalle per una foto ricordo. Al che Clinton, incuriosito egli stesso da quell’accoglienza, pur senza tirare in ballo le sfere celesti, chiese “Who’s this guy?”. Ottenuta la risposta, invitò Lotito a fermarsi a cena e, alla fine della cena, lui, laico, fece un miracolo: pagò il conto a tutto il locale per farsi perdonare il trambusto.

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