19 novembre, tutti giù per strada

Il 19 novembre, Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, a Roma e in altre cinque grandi città italiane (Milano, Torino, Bologna, Napoli e Parma), una quarantina di associazione gruppi che partecipano alla campagna “Tutti giù per strada” di Clean Cities – che promuove le Strade Scolastiche e incoraggia l’uso di soluzioni non inquinanti per i percorsi casa scuola – manifesteranno per chiedere ai sindaci appena eletti o rieletti piani ambiziosi per chiudere al traffico le strade delle scuole.
Gli attivisti organizzeranno flash mob davanti alle scuole .

In altri paesi europei le strade scolastiche sono già una realtà quotidiana: Londra e Parigi solo negli ultimi anni hanno realizzato 350 e 150 strade scolastiche e si sono impegnate ad aumentare in modo significativo questi numeri nei prossimi anni e a migliorare la qualità di quelle esistenti. Anche Bruxelles, Madrid, Barcellona e Lione seguono questo esempio. A Roma invece le strade scolastiche sono solo 17, tutte realizzate in quest’ultimo anno dalla giunta M5s (che voleva crearne una sessantina).

“Con i flashmob in tante grandi città italiane vogliamo ricordare a genitori, insegnanti e amministratori l’importanza della mobilità attiva per bambini e ragazzi. È necessario liberare le aree davanti agli ingressi delle scuole dal traffico a motore per garantire maggiore sicurezza, contribuire ad una migliore qualità dell’aria e dare spazio al gioco libero e alla vivibilità delle nostre città”, dice Anna Becchi, coordinatrice della campagna Tutti giù per strada (e autrice di Roma Report).

L’esposizione continua a inquinanti strettamente legati al traffico veicolare (e in particolare ai motori diesel) come il biossido di azoto recano gravi danni alla salute dei bambini: asma, malattie polmonari e cardiache, danni alle cellule cerebrali, e alla capacità di apprendimento. Non a caso l’Oms ha recentemente abbassato i limiti di tolleranza a 10 µg/m3 dai 40 precedenti. Questi numeri vengono regolarmente e ampiamente superati nelle strade delle scuole delle nostre città, come registrato dall’ultima campagna No2 No Grazie di Cittadini per l’Aria.

Le associazioni che fanno riferimento alla campagna Tutti giù per strada chiedono espressamente che i sindaci si impegnino a sostenere l’attivazione di più strade/zone scolastiche (come previsto all’interno del DL Semplificazioni) e di lavorare per garantire la sicurezza di bambine e bambini nel percorso casa-scuola.

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