Destra pigliatutto, Sinistra Ztl

I risultati elettorali a Roma e nel Lazio non lasciano scampo al centrosinistra. Fuori dalla Capitale è una disfatta totale, con il centrodestra che, sia alla Camera che al Senato, fa il pieno all’uninominale in tutte le province, da Frosinone a Viterbo, da Rieti a Latina, in molti casi ottenendo il doppio, o addirittura il triplo dei voti rispetto al centrosinistra.

Anche a Roma, nel voto uninominale per il Senato, è trionfo assoluto del centrodestra. Sconfitti tutti i big messi in campo dal PD e dai suoi alleati, come Monica Cirinnà ed Emma Bonino. Anche alla Camera il centrosinistra esce con le ossa rotte: non ce l’hanno fatta Rossella Muroni, Patrizia Prestipino, Enzo Foschi.

Il “Fort Apache” della sinistra resta sempre il centro storico della Capitale, con l’unica vittoria netta di un candidato di quell’area politica, ottenuta da Paolo Ciani, che ha prevalso con otto punti di distacco rispetto alla candidata del centrodestra Maria Spena.

Per un pugno di voti, salvo eventuali riconteggi, alla Camera ce l’ha fatta anche Roberto Morassut, candidato del centrosinistra in settimo municipio – l’area sud est della città, che va dall’Appio Latino a Ciampino, passando per il Tuscolano, Quarto Miglio, la Romanina – contro Maria Teresa Bellucci.

Tutti eletti, dunque, i big del centrodestra, sia alla Camera che al Senato: da Tajani a Durigon, da Giulia Bongiorno, a Serena Matone, a Fabio Rampelli, a Luciano Ciocchetti.

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