Chiediti se sei felice

Ammetto che un po’ di timore lo avevo. Non ero davvero sicura se, sul limitar di Casal Bernocchi e sfrecciando con il trenino fuori del mio municipio, lasciandomi il mare alle spalle, non sarei stata arsa viva da mille folgori. Al dunque sono sopravvissuta e sono anche riuscita a raggiungere il Festival della Vagina Felice per il primo anno presso il centro socialeAcrobax, ma alla sua terza edizione (le precedenti si sono svolte ad Ostia Antica e al dunque Ostia c’è!). 

Nato nel 2020 dall’impegno di Giulia Manno, Claudia Signoretti,  Chiara Branca, Matteo Zaccari e Sofia Paravati, il Festival della Vagina Felice propone uno spazio allargato e di condivisione dove vissuti personali, associazionismo, professionisti costruiscono una rete per parlare di sessualità.

Offrire un luogo e strumenti per esplorare il desiderio, la spiritualità, la menopausa, il body positivity offrendo anche uno sportello di sostegno psicologico per accompagnare questa due giorni, 24 e 25 settembre, dando opportunità e supporto nell’esplorare il proprio piacere al di fuori dello stereotipo e dalle costruzioni sociali e con l’unica regola della consensualità. 

All’interno di una rete e  grazie anche alla facilitazione di un contesto nato per la narrazione e l’ascolto, costruire percorsi di analisi per interrogarsi ed aprirsi alle molte risposte sul piacere e sulla vagina e sul diritto alla sua felicità. 
Nello spazio esposizioni, moltissimo materiale informativo, artigianato, laboratori e workshop.
 
Il sesso non più attraverso i costrutti politici, sociali ed economici ma libero dalla vergogna e dello stereotipo.
 
La sessualità e la sensualità non come merce di scambio sessuale ma laboratorio esplorativo del proprio corpo e delle proprie emozioni.
 
Interrogarsi sulla propria felicità e quella della propria vagina come occasione di confronto, supporto e crescita.
 
 

 

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