AS Roma, Una vittoria importante
Roma-Verona: 1-0, Serie A 23ª giornata, Roma 20 febbraio 2023. Vittoria importante per la rincorsa Champions!
La Roma torna alla vittoria, dopo il pareggio di Lecce e la sconfitta di Salisburgo, e aggancia il Milan al terzo posto in campionato. Un successo prezioso, visto anche la contemporanea sconfitta dell’Atalanta, che rende ancor più intrigante la lotta per entrare in Champions League.
I giallorossi hanno sconfitto il Verona, squadra in forma che ha collezionato 3 vittorie e 3 pareggi nelle ultime sette partite, sciorinando due qualità che sono un marchio di fabbrica delle squadre di Mourinho. La prima è consistita nella solidità difensiva, nel disporre di un reparto quasi impenetrabile: gli scaligeri quasi mai hanno minacciato la porta difesa da Rui Patricio. La seconda peculiarità è consistita nella grinta, nella generosità, nella combattività che tutti i giocatori della Roma hanno profuso in campo, contro una squadra come quella veneta che fa della determinazione la sua carta vincente.
I lupacchiotti, in questo modo, hanno dimostrato una grande coesione tra di loro, hanno, in ultima analisi, giocato da squadra. La grinta, la tenacia e una difesa di ferro, che sono risaltati nella partita di domenica, certificano il lavoro dell’allenatore e, se saranno espressi nelle partite che verranno, condurranno verso traguardi significativi.
Mou ha scelto di schierare Karsdorp sulla fascia destra, Spinazzola sulla fascia sinistra, Bove a centrocampo vicino a Cristante e il norvegese Solbakken in attacco al fianco di Abraham ed El Shaarawy. Dopo pochi minuti, in un contrasto di gioco, l’attaccante inglese si è infortunato a una palpebra ed è dovuto uscire facendo spazio a Belotti. Da quel momento in poi la Roma schierava molti giocatori poco considerati e criticati dall’allenatore con addirittura il traditore Karsdorp. Ebbene, il campo ha dato riscontri forse imprevisti dal portoghese.
Nel recupero del primo tempo, sugli sviluppi di un’azione sulla fascia sinistra, Spinazzola faceva un assist magistrale di tacco verso Solbakken che in scivolata anticipava il diretto avversario e girava di sinistro incrociando verso il palo opposto. Tiro meraviglioso che superava il pur bravo portiere Montipò dei gialloblù. Una realizzazione incantevole che attesta la qualità di attaccante del norvegese. Un tiro un gol. Questo confuta quello che si scriveva qualche giorno fa. Il norvegese Ola Solbakken – anche se non è ‘stato pagato’ come ha sottolineato Mou alludendo a una sua scarsezza di fondo – può rappresentare una validissima alternativa alle punte considerate titolari.
A centrocampo ha gravitato Bove da elogiare per la ferocia, sempre nei limiti del regolamento, nei contrasti e il dinamismo dimostrato. Ne ha giovato anche Cristante che, sicuramente in crescita in questo periodo, non ha nella velocità il suo punto forte. Anche in questo caso il panchinaro Bove può risultare una alternativa valida.
Sulla fascia destra si è rivisto Karsdorp. Partita non indimenticabile del danese che aveva ricevuto da Mou le scuse per come era stato da lui stesso definito (traditore). La Roma, nel mercato di gennaio, non è riuscita a cedere il numero 2. Successivamente Mou gli ha porto le scuse, creando così una sequenza temporale che lascia molto perplessi per un malcelato opportunismo.
Forse l’allenatore dovrebbe porgere delle scuse anche a tutti quei bistrattati panchinari che invece hanno dimostrato di essere all’altezza e addirittura più meritevoli di partire titolari.
Nell’azione del gol, e in tutta la partita, si è rivisto uno Spinazzola in grande spolvero. Anche il subentrante Belotti ha dato un contributo importante lottando per tutta la partita. Infine, negli ultimi minuti, Wijnaldum ha palesato un netto miglioramento della sua condizione atletica, il tutto condito da una classe sopraffina.
La rosa della Roma, che non sarà la migliore della serie A, può comunque ambire al raggiungimento della qualificazione della Champions. Sarebbe sicuramente un’ottima prestazione ma non un miracolo. Screditare i giocatori, operazione frequente di Mou, nuoce a tutti tranne che a Mou che si crea in questa maniera un alibi di ferro.
Ultima annotazione, riguardante il prepartita. L’ingresso, nella parte di curva solitamente occupata, da parte di uno dei gruppi storici della curva, senza lo striscione ma accompagnato dai cori di sostegno di tutti o quasi i tifosi allo stadio, è stato emozionante. Per tutti è stato Fe, Fe, Fedayn.
Forza Roma!