Alla Sapienza 80 anni di politica

C’è quasi un secolo di storia nell’originale mostra organizzata presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza”, dal titolo “I simboli dei partiti in Italia”. Un’esposizione che ripercorre in 18 pannelli l’origine dei simboli politici e la loro evoluzione.

La storia dei simboli di partito ha poco più di un secolo. Nati per consentire anche agli analfabeti di votare facilmente, si sono progressivamente trasformati in silenziosi messaggi identitari, a cui aderire emotivamente e per i quali battersi.

Tra scudi crociati, falci e martelli, fiamme, soli nascenti o sorridenti, eroi guerrieri e frequenti incursioni nel regno vegetale e animale, c’è tutta la storia di una nazione, di una società e delle proprie evoluzioni culturali.

Come dice Gabriele Maestri, il curatore della mostra, nonché animatore di un interessante blog – i simboli della discordia – dedicato proprio ai mille partiti nazionali e alle loro trasformazioni, negli anni “le tecniche per realizzare i marchi partitici ed elettorali si sono evolute, in compenso si fatica sempre di più a trovare tracce di identità negli emblemi di oggi”.

L’esposizione, inaugurata giovedì 8 settembre, è arricchita anche da un catalogo on line, che comprende testi – in italiano e in inglese – immagini dei pannelli, oltre a diversi articoli per approfondire i temi trattati, con una sorta di omaggio, o di “bonus track” – come lo hanno definito i curatori – ovvero alcuni simboli che non sono rientrati nelle tavole in esposizione e che sono visibili solo attraverso il catalogo.

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